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[Kramer76]

come fate a leggere zagor in maniera così logica.....??

[SpiritosoConLaScura]

Tra le massime scolpite sul muro del signore Naoshiga ce n'è una che diceva:
"le questioni di maggiore gravità vanno trattate con leggerezza"
Il maestro Ittai commentò: "le questioni di minore gravità vanno trattate seriamente".
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

[druey]

[SpiritosoConLaScura]

Quale solita polemica?

Io sto solo dicendo che Toninelli non "inventa" nulla, certi comportamenti non sono così incongruenti con le caratteristiche del personaggio.
Forse le estremizza un pochino ma non aggiunge nulla di veramente nuovo.

In fondo Cico non è un personaggio che esprime valori poi così positivi.
Nemmeno così negativi però.
Più che altro è pieno di difetti, più o meno veniali.

Però è innegabile quanto sia da contraltare all'eroe della serie.

Tanto uno si disinteressa alle cose materiali tanto l'altro non pensa che a soddisfare i propri piacere personali.
Uno è onesto fino al sacrificio l'altro non esita a ricorrere a mezzucci e truffe di piccola portata per raggiungere i propri scopi.
Tanto uno è coraggioso tanto l'altro pusillanime e restio a farsi coinvolgere nei problemi degli altri.

Poi però è chiaro che alla fine Cico si riscatta quasi sempre.
Ed è anche qui la forza del personaggio.

Quindi che ogni tanto ci sia anche una punta di cinismo non la vedo come una cosa fuori del mondo.
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

[Smiling Joe]

La questione è mettersi d'accordo su che cosa sia "una punta di cinismo".
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Il sangue su questa lama si mescolerà presto a quello del mio nemico!.. Lo giuro!

Sergio Bonelli ci ha lasciato. Giù il cappello!

"Caro amico, l'importante è che sia appassionante, non che sia scritto bene. Il dizionario è scritto benissimo ma non mi appassiona leggerlo".
OEJ

[One Eyed Jack]

Una punta di cinismo è cin.

[Smiling Joe]

Ma anche "ci"
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Il sangue su questa lama si mescolerà presto a quello del mio nemico!.. Lo giuro!

Sergio Bonelli ci ha lasciato. Giù il cappello!

"Caro amico, l'importante è che sia appassionante, non che sia scritto bene. Il dizionario è scritto benissimo ma non mi appassiona leggerlo".
OEJ

[druey]

[cama69]

La trentesima storia di Toninelli vede il ritorno di Verybad che voleva creare dei soldati anfibi a partire da alcuni adolescenti.
La storia in generale mi piace e anche i disegni di Donatelli si rivelano adatti all'ambientazione. Verybad purtroppo viene descritto da Toninelli in modo estremamente negativo e in effetti in questa storia lo si può accusare di cinismo, di disprezzo per la vita altrui e di essere disposto a tutto ma proprio a tutto pur di perseguire i suoi esperimenti. Almeno stavolta alla fine Verybad sembra aver preso coscienza di quello che ha fatto, non voglio essere troppo pelouovista però mi sembra che se la cavi troppo facilmente, stavolta ha causato più o meno indirettamente la morte di alcuni giovani ragazzi. Comunque lasciamo stare, non è il caso di aprore una discussione sul Verybad Toninelliano. Non sono sicuro che Nolitta aveva in mente questo Verybad, gradisco molto di più la descrizione che gli darà Burattini nella storia dimensione allucinante.
Ritornando alla storia devo ammettere che stavolta Zagor si muove meglio rispetto alla media e non commette eccessive stupidate, in questo caso è accettabilissimo che possa trovarsi in difficoltà contro le creature anfibie. Il colonnello Asprey è un personaggio estremamente negativo e alla fine come da routine fa la fine che si merita. In questa fase editoriale Toninelli non sembra molto propenso ad approfondire molto i personaggi. La scena inziale in cui una creatura cattura una giovane sposa è molto forte perchè, anche se è riferita ad una piccola sottotrama, il finale è molto amaro e triste.
Cico si distingue per una battuta che io ho trovato inopportuna, pretendere di aprire il banchetto quando invece di un matrimonio si deve celebrare il funerale della giovane sposa è irritante. Non voglio aprire una lunga discussione su Cico, mi limito solo ad osservare che quando c'era ai testi Nolitta Cico non l'ho mai trovato sgradevole pur essendo un pò egoista, fifone, pigro, scroccone.... ma con Toninelli ai testi, soprattutto nella sua seconda fase editoriale a volte l'ho trovato antipatico.
In definitiva la storia mi sembra tuttosommato buona con disegni adeguati e funzionali
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[ElEmperador]

[Esploratore Scomparso]

Questa storia non mi è piaciuta molto.... forse poteva essere sviluppata meglio.
Ancora una volta l'idea del soggetto non è male, è la prima parte è sufficientemente misteriosa per appassionare e rendere il proseguo interessante... ma dalla seconda metà in poi mi sembra troppo di routine e scontata.
Meglio comunque della media di quel periodo.
Le creature delle acque paludose da mostri cattivi diventano poi poveri ragazzi modificati geneticamente e incattiviti dal siero di Verybad.

In generale poi la storia è drammatica , con tutte quelle botte e gli spari alle creature, rese comunque bene con i loro urli e sofferenze, e una di loro spacca addirittura il cranio ad un militare con la forza delle mani.
I disegni di Donatelli sono stati ancora una volta azzeccati, anche se discontinui, mentre Cico a tratti fastidioso e antipatico... come non rimarcare il suo cinismo quando appena dopo il lutto si vuole sbafare tutto... a me è risultato odioso.
La fine tragica del militare nell'ultima pagina fa salire un poco il giudizio finale, per una storia che rimane tra il sufficiente e il discreto , ma poteva venire meglio.

[jupiter973]

[ElEmperador]

A story to remember very positively.
I saw some images of that story on instagram.
One of the best of the Toninelli era.
We should do a kind of percentage of the success of the authors...
How many are successull or not.
Maybe half of the Toninelli stories were not so bad finally.
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E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw

[Doc Lester 1975]

Storia certamente positiva, discreta, con il limite di una trama senza sussulti, in cui manca il pathos. Eppure il soggetto è studiato perché la componente emotiva non manchi: è una vicenda estremamente drammatica, con sequenze dure e realistiche (in contesto fantastico) come la pericolosità dei mostri ed anche la loro sofferenza quando vengono colpiti, il militare col cranio spaccato, Ala del Tramonto che non viene salvata... e, su tutto, la tremenda rivelazione che queste creature altro non sono che delle vittime, cinque adolescenti orfani trattati come cavie, una cosa abominevole.
Zagor è perfettamente in linea con l'originale: forte ma sofferente contro le creature anfibie, che non può sconfiggere facilmente; un uomo dal sangue caldo che, in uno dei suoi classici attacchi d'ira, sta per ammazzare il militare responsabile di tutto l'orrore prima di essere fermato da Cico; un furibondo uomo dei boschi che va a distruggere tutto un laboratorio perché nessuno possa più portare avanti quegli esperimenti   
Stona quindi un bel po', in realtà, la benevolenza riservata a Verybad, che chiude la storia seduto tranquillo a cassetta accanto ai nostri eroi, senza che debba assumersi alcuna responsabilità per quanto accaduto. Non credo che oggi un autore dipingerebbe così cinicamente il professore, macchiando un comprimario "positivo" di una simile atrocità.
Qualche perplessità me la procura anche la sequenza della pressione della caldaia (ricorda quella di Inferno bianco): Zagor dice di essere contento che nessun militare sia morto (tra l'altro, una cosa impossibile, vista la portata dell'esplosione nel forte), ma in realtà si è trattato di un puro caso, poteva commettere una vera e propria strage a sangue freddo 
È invece una meraviglia anche solo l'idea di non uccidere l'ultima sventurata creatura per permetterle di vivere in pace in un luogo in cui non avrebbe più costituito un pericolo  Qui Toninelli mi ha commosso, perché questo è lo Zagor puro di cui mi sono innamorato io.
Incredibile caduta di stile, al contrario, quella che presenta Cico come un cinico ingordo che vorrebbe sbafarsi il banchetto di nozze il giorno stesso in cui si viene a sapere che la sposa è morta divorata da un mostro... ma il curatore dov'era, come ha fatto a non eliminare quelle quattro vignette? 

Insomma, sono gli aspetti che esulano dalla trama quelli sui quali si è soffermata la mia attenzione. Risulta invece poco ispirata e poco avvincente la secca successione degli eventi. È un soggetto che si può definire anche sprecato.
Donatelli fa il solito buon lavoro, in linea con la sua produzione del periodo, ma anche lui senza quel pizzico di vivacità in più.

Voto: 7-
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Simone C. - Io di calcio non capisco alcunché

[Mauro Tozzi]

La scena in cui Zagor distrugge il laboratorio e poi fugge tuffandosi dagli spalti del forte mi ha ricordato quella analoga de L'uomo invisibile.
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Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!