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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
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Angelo1961 Iper Zagoriano
Registrato: 02/03/12 13:21 Messaggi: 16740 Località: Udin
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Inviato: Mar Nov 27, 2018 10:40 am Oggetto: |
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Bean era troppo comico per i miei gusti. E Tarquinio non mi è mai piaciuto troppo come disegnatore.
Concordo su River Bill, ma stiamo parlando di un fumetto anni ottanta-novanta, con ritmo decisamente diverso rispetto a quelli proposti anni cinquanta...
Mi piacerebbe rivederlo all'opera. E anche Kerry... _________________ DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa) |
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Puro Veleno Iper Zagoriano
Registrato: 20/01/10 14:25 Messaggi: 21091
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Inviato: Mar Nov 27, 2018 8:57 pm Oggetto: |
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10 - IL DESERTO TRAGICO
15 gennaio 1959
Arrivano finalmente i militari e Tim si presenta al comandante, un tenente di fresca nomina ligio ai regolamenti e con zero esperienza, con il quale non scatta propriamente una corrente di simpatia.
Dusty, nel frattempo, ha conosciuto un prestigiatore che tra le molte cose sa far comparire poker d’assi a piacimento.
Come non “corteggiarlo” e chiederne i favori per rifarsi al tavolo di gioco?
Qui devo dire mi sembra di rivedere le gag di Cico con il degno compare Trampy quando in società stanno mettendo a segno un bel colpo e poi per la sbadataggine rovinano tutto.
Analoga sorte avrà questo connubio con dei colombi che svolazzeranno dal cilindro incautamente preso da Dusty in luogo dell’altro copricapo.
Esaurito il siparietto comico propedeutico, tanto caro a Nolitta, si entra nel vivo della storia con la colonna di militari pronta alla marcia.
Il viaggio dopo qualche giorno tranquillo prevede l’attraversamento di un deserto e a poco valgono i consigli di Tim, messo in guardia da un pastore ute, il tenente non recede dal suo fermo proposito.
Così i guai non tardano a manifestarsi sotto forma di guerrieri mascherati con pelli da lupo che ostacolano l’avanzata della colonna.
Senza più riserve di acqua, con il tenente sordo ad ogni richiesta e con le prime vittime i militari decidono che la misura è colma.
L’ ufficiale viene di fatto esautorato e le speranze di salvezza affidate a Tim.
Il quale ha subito un grosso problema da risolvere: l’acqua.
Per rimediare alla grave mancanza l’idea è quella di catturare uno degli assalitori, approfittando del fatto che durante la notte attorno al campo qualcuno di loro terrà d’ occhio la situazione, per farsi indicare poi con le buone o le cattive maniere dove vi sia un pozzo.
La caccia ha felice esito e una delle “sentinelle” viene catturata.
Il problema è che il tipo non è disposto a sciogliere la lingua e Tim non è un Tex che può farlo cantare a suon di sganassoni.
Cosicché il nostro eroe sceglie un’altra via.
Quale? La suggerisce in un orecchio a Dusty e i lettori dovranno attendere il prossimo numero.
_________________
Doc Lester 1975 ha scritto: | io di calcio non capisco granché. |
Ultima modifica di Puro Veleno il Lun Dic 03, 2018 10:27 am, modificato 1 volta in totale |
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Puro Veleno Iper Zagoriano
Registrato: 20/01/10 14:25 Messaggi: 21091
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Inviato: Mer Nov 28, 2018 1:28 pm Oggetto: |
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11 - LA TANA DEI LUPI
1 febbraio 1959
Come riuscire, dunque, a superare il muro di silenzio dell’ostinato prigioniero?
Semplice, per Tim che ne sa una più del diavolo.
Basta propinargli un particolare “manicaretto” confezionato su misura spacciandolo per comune cibaria e attendere gli esiti successivi: una sete indicibile che tormenta il disgraziato fino al punto di supplicare, lui stesso, l’agognata acqua.
Così, vinta la resistenza con questo espediente, ecco i nostri mettersi in marcia con la “guida” interessata fino ad un pozzo di sua conoscenza dove finalmente poter bere a sazietà.
Le manovre sono state seguite però dagli uomini-lupo e dal loro leader mascherato che gradiscono poco gli sviluppi della situazione e preparano le contromisure.
Prima al “giuda” viene saldato il conto con una fucilata precisa e qualche momento dopo viene lanciato un attacco frontale da parte di un centinaio di guerrieri ai militari.
Resistenza eroica fin che si vuole, ma in campo aperto il numero è preponderante e per i soldati si fa tragica.
Cadono tutti anche se naturalmente qualcuno deve cavarsela.
Durante il combattimento Tim cadendo ha battuto la testa su una roccia, Dusty è stato ferito alla tempia e persino l’ottuso tenentino ha salvato la ghirba con una ferita da freccia non mortale.
A rimetterli in sesto sono alcuni navajos capitati da quelle parti attirati dagli avvoltoi e dal fumo dei carri dati alle fiamme.
Tim è il primo a ristabilirsi del tutto e accompagnato da due navajos ardimentosi inizia le indagini cercando nel deserto tracce degli assalitori.
I quali sembrano volatilizzati, sennonché un giorno sorpresi da una violenta tempesta di sabbia i tre cercando asilo presso un ponte di pietra finiscono in bocca proprio agli uomini- lupo.
Piccolo inciso: tra gli albi riletti finora questa storia presterebbe il fianco a diversi rilievi critici per coincidenze, situazioni e soluzioni narrative molto discutibili e “fragili”.
Un navajo, però, ha un incidente con il cavallo qualche attimo prima ed evita appena in tempo la cattura.
Mentre i suoi due compagni finiscono al palo lui, inosservato, volta il quadrupede e parte per dare l’ allarme al campo amico.
Intanto dopo aver danzato le canoniche ore previste inizia il lancio delle scuri e il navajo finisce nelle celesti praterie.
Analoga sorte toccherebbe anche a Tim se il capo mascherato non fermasse il rito e ne chiedesse la momentanea liberazione.
Accolta con più di un mugugno la decisione vede Tim a colloquio appartato con il “mascherone”, il quale, impressionato dalla condotta presente e passata esibita dal giovane, prova a convincerlo a passare dalla sua parte con il grado di vice-capo.
Tim, guadagnando tempo, si fa spifferare tutto il pregresso e già che c’è riesce anche a levargli il copricapo.
Il fesso, pardon, il capo, oltre a ricevere alla fine della chiacchierata uno scontato diniego riesce anche a farsi sorprendere da un uomo-lupo in cerca di ordini con il risultato che la verità di un uomo bianco alla guida dei pellirossa è in un attimo notizia di pubblico dominio.
Indignazione alle stelle e l’ ex capo si ritrova costretto a far comunella con Tim per salvare la pelle dalla furibonda reazione degli uomini-lupo. _________________
Doc Lester 1975 ha scritto: | io di calcio non capisco granché. |
Ultima modifica di Puro Veleno il Lun Dic 03, 2018 10:28 am, modificato 1 volta in totale |
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Puro Veleno Iper Zagoriano
Registrato: 20/01/10 14:25 Messaggi: 21091
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Inviato: Gio Nov 29, 2018 1:10 pm Oggetto: |
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12 - TRIBU’ IN GUERRA
15 febbraio 1959
Mentre all’interno delle grotte dove si trova il covo degli uomini-lupo si è aperto un fronte con Tim e il nuovo socio a respingere gli assalti dei guerrieri, all’esterno stanno arrivando i rinforzi.
Una colonna di navajos ansiosi di prendersi la rivincita contro i loro nemici e Dusty con il tenente a rimorchio.
Sgominato un primo gruppo di guerrieri che aveva accettato lo scontro in campo aperto adesso la tenaglia si è stretta sui rimanenti che presi tra due fuochi vedono crollare la propria resistenza.
Intanto Daves, l’ex mascherone, ha provato a sganciarsi da Tim, ma la cupidigia del bottino sottratto lo tradisce.
Attardatosi per recuperarlo si ritrova il giovane nuovamente a ridosso e nella fuga disordinata che ne consegue per seminarlo mette un piede in fallo precipitando e passando a miglior vita.
Epilogo che lascia abbondante spazio per qualche digressione e qualche sorriso.
Intanto il tenente Turner ha fatto tesoro dei propri errori, ha avuto in combattimento la possibilità di riscattarsi ed ora memore della lezione subita sembra un altro uomo.
Come già detto non è raro nelle storie di Nolitta imbattersi in situazioni dove gli uomini cambiano i propri punti di vista e le idee in base alle nuove esperienze provate.
C’è naturalmente anche modo di gustare qualche gag: a Dusty che si vanta del proprio coraggio in quest’avventura pensa Tim indossando la vecchia maschera a fargli pigliare lo spavento del caso.
Per aumentare l’effetto comico quando sarà Dusty a provare a ripetere lo scherzetto con due navajos li troverà armati di maggior coraggio ricevendo qualche legnata sulla capoccia.
Da segnalare anche un’altra caratteristica del buon Dusty: la passione per la musica visto che strimpella volentieri un banjo ed è autore della composizione di canzoncine con testi assai originali.
Tradizione questa che Nolitta riprenderà con successo con il messicano Cico.
Il lamento del delinquente triste:
Tra la forca e le manette
Gli sceriffi e la prigione
Com’è dura l’esistenza
Per un povero ladrone.
_________________
Doc Lester 1975 ha scritto: | io di calcio non capisco granché. |
Ultima modifica di Puro Veleno il Lun Dic 03, 2018 10:28 am, modificato 1 volta in totale |
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Angelo1961 Iper Zagoriano
Registrato: 02/03/12 13:21 Messaggi: 16740 Località: Udin
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Inviato: Gio Nov 29, 2018 1:20 pm Oggetto: |
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Dusty il desperado, dicembre 1971, è stato il mio primo albo (gigante) e per un bel po' di tempo acquistavo della Rodeo solo Un ragazzo nel FW . Ho cominciato a prendere anche Storie del West nel marzo 1973 con Campo di battaglia...
Ma l'avevo scoperto a casa di un amico con l'albo I predoni della foresta.
Tulak è forse la storia che mi è piaciuta di più... _________________ DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa) |
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Puro Veleno Iper Zagoriano
Registrato: 20/01/10 14:25 Messaggi: 21091
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Inviato: Ven Nov 30, 2018 3:21 pm Oggetto: |
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13 - IL GRANDE RODEO
1 marzo 1959
Dopo lo scontro nel deserto del Nevada con gli uomini-lupo Tim e Dusty stanno rientrando a Fort Laramie e nel tragitto capitano nella cittadina di Rock Springs.
L’avventura occupa lo spazio di un albo e mezzo con toni decisamente meno drammatici della precedente.
Assistiamo infatti ad un episodio senza morti con dei prepotenti ai quali vengono rotte le classiche uova nel paniere e contrassegnato dalle immancabili gag di Dusty.
Si sta svolgendo proprio in quei giorni nella cittadina un seguitissimo rodeo e un cowboy di un ranch in difficoltà finanziarie viene rapito per impedirgli la partecipazione alle gare e alla possibile vittoria che permetterebbe un consistente introito.
Il proprietario del ranch è disperato e vede ormai segnata la propria sorte a vantaggio di un losco affarista, Rattigan, ma per sua fortuna due “angeli” sono stati involontari testimoni del misfatto e sono pronti ad intervenire per dargli una mano.
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Doc Lester 1975 ha scritto: | io di calcio non capisco granché. |
Ultima modifica di Puro Veleno il Lun Dic 03, 2018 10:29 am, modificato 2 volte in totale |
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Puro Veleno Iper Zagoriano
Registrato: 20/01/10 14:25 Messaggi: 21091
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Inviato: Dom Dic 02, 2018 8:47 am Oggetto: |
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14 - UNA MISSIONE PER TIM
15 marzo 1959
Con furbizia e decisione riescono a liberare il cowboy dalla sua prigionia e a sistemare i suoi carcerieri, chi con i pugni, chi con le pistole e in questa occasione, contro un gunman, Tim mette in mostra le proprie eccellenti qualità.
Ma per il giovane le prove non sono finite, il cowboy Alan nel corso della fuga ha rimediato una storta alla caviglia perciò toccherà a Tim provare a sostituirlo degnamente nel rodeo.
Per completare la giornata trionfale ecco dunque anche il successo nel torneo di resistenza in groppa ad un bizzoso stallone per la gioia di Mr Selby che vede così con i quattrini del primo premio salvato il destino del proprio ranch.
Schiuma rabbia invece Rattigan che vede i suoi progetti finire in fumo.
Gran festa al ranch alla sera per i due che, però, dopo qualche allegra strofa strimpellata al banjo da Dusty annunciano la partenza di buon mattino per i loro obblighi militari.
Tornati al forte e fatto rapporto delle ultime avventure in poco tempo si ritrovano ancora in “missione” .
Colpa di Dusty, che si offre volontario (in realtà aveva alzato la mano per allontanare una vespa che lo infastidiva ) “costringendo” anche Tim a farsi avanti per non lasciarlo nei pasticci.
L’incarico, a dire il vero, sembrerebbe più noioso che pericoloso trattandosi di dare il cambio a due militari che hanno solo da vigilare su una tranquilla comunità di cacciatori sul Passo Verde.
Qui, però, Tim conversando con un anziano cacciatore scopre che la regione non è affatto tranquilla.
Una banda di indiani di diverse tribù capeggiata da un rinnegato uccide i cacciatori che provano a scendere a valle con le proprie pelli obbligandoli, di fatto, così a venderle a pochi soldi ad un mercante “il francese” che tiene un emporio tra loro.
Tim e Dusty convocano la sera stessa i cacciatori e provano a scuoterli dalla loro rassegnazione allo stato delle cose senza ottenere però grandi risultati.
L’unico modo per incoraggiarli sembra perciò quello di dare l’ esempio sfidando i pericoli mortali e preparandosi per portare in città un carico di pellicce.
Durante la notte qualcuno pensa bene di levarsi il pensiero degli impiccioni e deposita una cesta di serpenti nei loro paraggi.
Il verso di una civetta sarà provvidenziale nel destare dal sonno Dusty e scongiurare la terribile minaccia.
Anche nel mattino durante la caccia organizzata per recuperare le necessarie pelli qualcuno prova, vanamente, a impallinare i Nostri.
Chi sarà a tramare nell‘ombra ? _________________
Doc Lester 1975 ha scritto: | io di calcio non capisco granché. |
Ultima modifica di Puro Veleno il Lun Dic 03, 2018 10:30 am, modificato 1 volta in totale |
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Puro Veleno Iper Zagoriano
Registrato: 20/01/10 14:25 Messaggi: 21091
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Inviato: Dom Dic 02, 2018 8:24 pm Oggetto: |
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15 – I PREDONI DELLA FORESTA
1 aprile 1959
Ad aver sfiorato con una fucilata la testa di Tim scopriamo essere un certo Sandy Simmons, il quale giustifica come un abbaglio preso in maniera assolutamente involontaria la propria azione.
Per nulla convinti, ma senza prove certe, i due si allontanano sempre più persuasi che qualcosa di marcio si celi tra i trappers della zona.
Arriva il gran giorno (o meglio, la notte) in cui i Nostri si apprestano a partire guidando un carro carico di pellicce pregiate.
A poco valgono i consigli di non intraprendere il rischioso viaggio.
Durante il tragitto scatta l’agguato.
Guidati da un messicano, El Gato, una ventina di pellerossa attaccano il carro di Tim e Dusty.
I quali, dimostrando astuzia, si erano riparati nel carro posizionando due manichini alla guida confidando sul fatto che l’oscurità avrebbe tratto in inganno i predoni.
Così accade e grazie anche alla sorpresa il primo attacco dei pellerossa è sventato lasciando sul campo colpiti mortalmente un buon numero di loro.
Respinta la prima ondata, la situazione però rimane complicata.
El Gato, furibondo per lo scacco ricevuto per la prima volta, è disposto a rinunciare al bottino pur di catturare i due avversari.
Così ordina di colpire con frecce incendiarie il carro costringendo i Nostri ad uscire dal riparo.
Inseguiti nella foresta Tim e Dusty se la vedono brutta.
Le munizioni sono finite e davanti a loro si profila un burrone.
Si gettano finendo su un fiume dove la corrente li trascina verso una cascata. Lottando strenuamente i due riescono comunque a raggiungere le rive guadagnandosi una salvezza ormai quasi insperata.
Al mattino, riacquistate un po’ di forze i due tornano nel luogo dell’assalto. Rimediano qualche arma di fortuna (un arco, delle frecce e un nodoso randello) e si mettono sulle tracce dei loro assalitori.
Dopo qualche ora di marcia raggiungono una località da cui si leva del fumo e nei cui pressi c’è una grotta. Il nascondiglio dei predoni è stato localizzato. Ora si tratta di vedere cosa Tim saprà escogitare per aver ragione di un numero preponderante di avversari meglio armati.
Da segnalare come non manchi all’inizio dell’albo una gag di Dusty alle prese con un ragazzino che gli gioca un brutto scherzo per non aver ricevuto la mancia che si aspettava.
E l’eclettismo di Tim in specialità non proprio comuni.
Dimostra di essere un ottimo tiratore con l’arco, ma anche di saper usare in maniera magistrale le bolas (due pietre legate con una cordicella con le quali stordisce una sentinella di guardia al campo nemico).
Parentesi personale: questa storia, letta sulla Collana Rodeo, è sempre stata una delle mie preferite con Tim e Dusty. _________________
Doc Lester 1975 ha scritto: | io di calcio non capisco granché. |
Ultima modifica di Puro Veleno il Mar Dic 04, 2018 2:22 pm, modificato 1 volta in totale |
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Kerzhakov91 Il russofilo ristampatutto
Registrato: 22/03/08 22:36 Messaggi: 2293 Località: San Pietroburgo
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Inviato: Lun Dic 03, 2018 8:31 pm Oggetto: |
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Grande Puro Veleno, mi stai invogliando a recuperare la serie sul sito delle Edizioni If! _________________
"A Zagor sento di aver dato il mio entusiasmo e una buona dose di incoscienza, a Mister No la mia maturità di uomo, a Tex la mia professionalità e la mia gratitudine"
Sergio Bonelli/Guido Nolitta |
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Puro Veleno Iper Zagoriano
Registrato: 20/01/10 14:25 Messaggi: 21091
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Inviato: Mer Dic 05, 2018 8:30 pm Oggetto: |
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16 – ALBA TRAGICA
15 aprile 1959
Una sentinella pellerossa, prima di essere messa fuori combattimento, è riuscita a dare l’allarme ai propri compari all’interno della grotta.
L’effetto sorpresa viene dunque a mancare, ma Tim e Dusty godono comunque del vantaggio di poter tenere bloccati i predoni per la miglior posizione.
L’assedio però rischia di andare per le lunghe e con il calare dell’oscurità la situazione potrebbe rovesciarsi.
Ecco perché, dopo qualche tentativo di sortita comunque sfavorevole ai pellerossa, Tim cerca di snidare i restanti con il fumo.
L’espediente riesce e gli ultimi indiani, mezzi soffocati, si arrendono ai Nostri mentre il messicano gioca l’ultima carta cercando di sorprendere Tim.
Prende qualche metro di vantaggio e si getta nella boscaglia inseguito da un tenace Tim.
Qui El Gato dimostra di meritare il suo nome dando prova di un’agilità fuori dal comune.
Come uno Zagor ante litteram comincia a volteggiare da una pianta all’altra lasciando in un primo momento sconcertato il nostro eroe.
Ma Tim si riprende presto e ha pronta la contromossa.
Imbraccia il fucile, lo punta e colpisce con una sventagliata di piombo un ramo verso cui si stava lanciando il bandito.
Il ramo profondamente intaccato dai colpi cede sotto il peso del bandito che precipita al suolo.
Senza grosse conseguenze per lui (in fondo è un gatto, no? ), ma alla mercè di Tim che lo mette alle strette per conoscere il nome del complice presso i trapper.
Prima che El Gato pronunzi il fatidico nome una pallottola lo fulmina e dai cespugli emerge la figura del mercante Jean Corot, il Francese, che svela di essere l’organizzatore del criminale piano per costringere i trapper a vendergli sottocosto la merce.
Il Francese non ha premura di sopprimere Tim, prima vuol catturare anche Dusty, e per questo vuol servirsi del compagno per avere gioco più facile.
Nel tragitto che li separa dal campo dove Dusty è in attesa abbiamo l’ultimo colpo di scena.
Una trappola per orsi si rivela determinante per ribaltare la precaria situazione di Tim.
Il Francese ci infila un piede e finisce appeso a testa in giù.
L’avventura si è conclusa, resta il ritorno tra i trapper per celebrare il successo della missione e attendere l’arrivo della nuova coppia di militari che vengono a dar loro il cambio.
Ma un altro cambio è in arrivo!
Guido Nolitta, dopo questi 16 albi a striscia passa il testimone al padre, Gianluigi Bonelli, che è pronto a trasportare il nostro duo nel sud-ovest del Texas dove le incursioni dei comanche stanno mettendo a ferro e fuoco la regione.
Kerzhakov91 ha scritto: | Grande Puro Veleno, mi stai invogliando a recuperare la serie sul sito delle Edizioni If! |
@ Gianni Bono
aspetto la percentuale, come d'accordo. _________________
Doc Lester 1975 ha scritto: | io di calcio non capisco granché. |
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One Eyed Jack Mister Forum 2012
Registrato: 04/11/03 17:02 Messaggi: 52293 Località: Cagliari
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Inviato: Gio Dic 06, 2018 9:39 am Oggetto: |
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Noterai presto che papà Bonelli aveva una visione molto diversa del ruolo dei personaggi. Tim e Dusty diventano, non si capisce come, nientemeno che agenti del fantomatico "servizio segreto dell'esercito", incaricati di indagini complesse e pericolose. Ma la cosa più assurda è quando le vicende di Nolitta torneranno a intervallarsi con quelle di Bonelli, con Nolitta che continua nella sua visione originaria. Perciò ci sarà una folle alternanza di storie con Tim e Dusty in versione 007 con enorme credito presso sceriffi e alti ufficiali presso tutto il West, con altre in cui sono marmittoni qualunque di uno sfigatissimo forte sperduto nella prateria. _________________
Dicono di me...
"Direi che si qualifica per quello che è: un buzzurro ignorante."
"Qualcuno che spesso emette un latrare fastidioso mentre pratica l'ondinismo"
"Come volevasi dimostrare, il Guercione non capisce un tazzo di fumetti!! Bravo, continua a legge' 'ste stronzate!!!" |
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Puro Veleno Iper Zagoriano
Registrato: 20/01/10 14:25 Messaggi: 21091
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Inviato: Gio Dic 06, 2018 1:56 pm Oggetto: |
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Tutto vero.
C’è da dire, comunque, che Nolitta aveva provato a rendere meno stridente il (primo) passaggio dalla sua narrazione a quella del padre con una sorta di continuity tra una vicenda e l’altra.
Nel finale dell’albo, infatti, si era preso qualche striscia per un tentativo di “raccordo” utilizzando la coppia di militari arrivati a dare il cambio a Tim e Dusty per informarli sulla loro prossima missione lontano dal forte e dalle piste note.
In modo tale che il lettore non rimanesse troppo sorpreso ritrovando nella nuova avventura Tim improvvisamente bazzicare una diversa zona degli Stati Uniti.
Si poteva inoltre contare sulla uniformità del tratto grafico (sempre appannaggio della collaudata coppia Bignotti-Ticci), ma è evidente che la cifra stilistica di GL Bonelli non era la stessa (e nemmeno si avvicinava).
Forse, nei rapporti tra pard si nota una minor discrepanza con quanto visto invece per la coppia Zagor Cico dove GL Bonelli tendeva a “maltrattare” il ruolo del messicano che perdeva molta della sua vis comica per diventare una palla al piede che Zagor mal sopportava. _________________
Doc Lester 1975 ha scritto: | io di calcio non capisco granché. |
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