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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
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Autore |
Messaggio |
Lungo Fucile Zagoriano Expert
Registrato: 12/10/11 20:23 Messaggi: 2250 Località: Milano
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Inviato: Ven Set 13, 2013 12:56 pm Oggetto: |
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kanoxen60 ha scritto: | Dicembre 1969, inverno padano di quelli che ormai non se ne vedono pi?, alle 5 del pomeriggio buio pesto, io che gioco con i soldatini...e mia madre che se ne esce dicendo: "ho visto in edicola l'ultimo Zagor, "Natale Calibro 45". Con un titolo cos? vado a prenderlo subito..." |
_________________ In una città, un uomo solo è veramente solo.
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jupiter973 Il Pasturone Del Forum
Registrato: 27/11/03 23:18 Messaggi: 20566 Località: Grifolandia
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Inviato: Sab Set 14, 2013 3:14 am Oggetto: |
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Spiritello senza scure ha scritto: | Anziano a chi ? |
A mezzo Forum _________________
bordenchase ha scritto: | jupiter973 ha scritto: | Quando ho visto comparire l'ennesimo bimbominkia boselliano (questa volta cioccolatino) ho ritrovato l'entusiasmo dei giorni migliori |
Questa faccenda del bimbominkia mi fa incacchiare più di quanto immaginiate. Il prossimo che lo dice lo vengo a prendere a casa! |
Zeb Dowler ha scritto: | jupiter973 ha scritto: | Rauch non fare il timido sappiamo che hai rispolverato Stiletto dal suo oblio |
E' talmente nell'oblio, che ho dovuto ricercarlo sugli Index, per vedere di chi parlavi... |
cama69 ha scritto: | L'utilizzo del nome Jupiter per il capo discepolo di Hellingen vale il costo di tutti e tre gli albi della storia |
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Ken Parker Zagoriano Super
Registrato: 09/02/09 00:45 Messaggi: 4218 Località: Roma
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Inviato: Sab Set 14, 2013 6:57 pm Oggetto: |
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ogni tanto mi chiedo se certi forumisti si rendono conto
che Zagor esce da 50 anni
che le prime storie risalgono agli anni 60 e 70, periodo in cui i fumetti erano un'altra cosa, i lettori erano un'altra cosa e gli editori pure
che non è immaginabile che ogni mese si potesse vedere la migliore storia mai letta,
che ogni tanto era normale che venisse fuori una storiella più leggera,
e insomma ...
rilassatevi pure ogni tanto!!!
_________________ "SO LONG!"
https://blog.libero.it/QuelPocoDaDire/view.php
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Lungo Fucile Zagoriano Expert
Registrato: 12/10/11 20:23 Messaggi: 2250 Località: Milano
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Inviato: Sab Set 14, 2013 7:45 pm Oggetto: |
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Bravo Lungo Fuc... ehmmm Ken...
Soprattutto se detto da chi osanna le storie di oggi...
_________________ In una città, un uomo solo è veramente solo.
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Ken Parker Zagoriano Super
Registrato: 09/02/09 00:45 Messaggi: 4218 Località: Roma
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Lungo Fucile Zagoriano Expert
Registrato: 12/10/11 20:23 Messaggi: 2250 Località: Milano
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Inviato: Sab Set 14, 2013 10:37 pm Oggetto: |
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In effetti, non era facile da capire... _________________ In una città, un uomo solo è veramente solo.
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Esploratore Scomparso Zagoriano Expert
Registrato: 06/05/05 10:40 Messaggi: 879 Località: Passaggio a Nord-Ovest
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Inviato: Sab Apr 21, 2018 1:42 pm Oggetto: |
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Storia simpatica, certo è un po' ingenua, ma adatta al clima natalizio per la sua leggerezza, è scanzonata e alla fine carina.
Zagor non ci fa una grande figura in banca ma si riscatta con le scene lungo il cavo della teleferica.
Anche le gag di Cico e dei banditi non sono male.
Questa storia va presa per quello che è, carina ma ovviamente perde il confronto con le grandi storie del periodo.
Ogni tanto ci può stare bene! |
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AAHHYAAAAK Iper Zagoriano
Registrato: 14/03/16 00:55 Messaggi: 14631 Località: Torino
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Inviato: Gio Mar 24, 2022 9:46 am Oggetto: |
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Nolitta e Donatelli creano questo filler (52 tavole, considerando anche l'ultima vignetta che anticipa il prossimo albo) molto leggero, pensato proprio per far uscire una storia natalizia a dicembre. Riletta oggi, la storia non è affatto male, anche se in era moderna forse ho trovato un po' troppo forzate le risate sia all'arrivo dei quattro Babbi Natale che alla loro uscita dalla banca. Donatelli non si è impegnato più di tanto: vero che i costumi sono uguali, ma almeno riconoscerli non sarebbe stato male. Ho riconosciuto soll Olsen perché sta a cassetta della diligenza, ma una volta sceso si confonde con gli altri. Si leggono anche nomi e cognomi: oltre a Olsen, Red, Al, Buddy, Dillon. Di Olsen abbiamo parlato, ma per gli altri non sono riuscito ad associare nomi e faccia, sembrano tutti gemelli. Red, Al, Buddy e Dillon sono i nomi che vengono pronunciati in banca, ma loro sono solo tre, quindi immagino che uno di questi sia il cognome (sì, ma Red o Dillon? Boh). Questa mia tesi è provata dalla vignetta con Cico alla chitarra e loro in linea a cantare: sono tutti e quattro uguali. Vero, che è un filler, ma insomma...
La storia, data la brevità, entra subito nel vivo: all'entrata di Lonely Town, un abitante accoglie Zagor e Cico e si rammarica che manchi la neve. I Nostri, oltre a sentire un grande freddo (non è ancora il momento del giaccone, Zagor è a baraccia scoperte) apprendono che è Natale, non facendo mai caso al calendario. Indicato come posto per mangiare il locale di Mamma O'Hara, vi si recano, ma vedono un capannello di gente, tutta la cittadina praticamente, in trepidante attesa di una diligenza. Mamma O'Hara, donna barbuta, divertente la gag con Cico, gli racconta che come di consueto mister Hopkins, banchiere della città, offre il pasto a tutti la sera di Natale e questa volta ha ingaggiato i "Singing Santa Claus", un gruppo travestiti da Babbo Natale. E anche lei si lamenta della mancata nevicata. Arrivata la diligenza, la donna-uomo, come la chiama il messicano, che sembrava tutto d'un pezzo, travolge il tavolo e i Nostri per andare ad assistere alla finestra. Cico li chiama buffoni, ora loro vogliono solo mangiare, ma a Mamma O'Hara non piace la gente che non loda le loro iniziative e chiama le sue tre figlie per buttarli fuori dal locale. Scatta una piccola gag di Cico al vedere altre tre uomo-donne, veri e possenti omaccioni...
Zagor decide di andare in banca per scambiare una pepita d'oro con del denaro ed è lì che si rivelano i falsi "Singing Santa Claus": hanno teso un agguato a quelli veri e si sono impadroniti della carrozza per svaligiare la banca. Il loro piano sembra riuscire, ferendo anche allo sceriffo e mettendo a forza di botte in testa fuori combattimento Zagor, Hopkins (che prima del furto si lamentava anche lui della mancata neve) e il dipendente. All'uscita dalla banca Olsen ha il colpo di genio, dicendo alla folla accorsa per lo sparo che stanno recitando un loro numero (con tanto di spari) facendo ridere (???) gli abitanti e allontanandosi dalla città. Zagor e Hopkins si mettono sulle loro tracce e lo Spirito con la Scure usa una teleferica adibita per legname per tagliargli la strada. La spanning viene raggiunta proprio qui: il freno si rompe e la discesa è sempre più veloce: in poche vignette si dà un senso alla storia. Zagor riesce a saltare su un ramo e poi sull'acqua e, abbattendo alberi, ferma la corsa dei ladri e, Olsen, per evitare guai peggiori, vira e fa rompere la ruota del carro. Zagor ha la meglio sui quattro e li costringe a cantare insieme a Cico e alla sua chitarra (chitarra? E dove ce l'aveva nascosta?) La festa non è di gradimento perché i finti "Singing Santa Claus" non sanno cantare, sono stonati, non si ricordano le parole e, legate tra loro le caviglie, manco si muovono. Ma ecco che arriva la neve e la festa si rianima. Più che un 6,5 non si può dare, ma bocciarla non mi va e poi ricirdiamoci che è un breve filler.
Le gag di Cico già le ho citate: l'incontro con Mamma O'Hara e le sue bambine...
Personaggi principali:
- Mamma O'Hara
- Hopkins
- i quattro ladri
Luoghi:
- Lonely Town _________________ Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati
Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi. |
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Magico Vento Zagoriano Expert
Registrato: 07/04/21 20:14 Messaggi: 681 Località: Blizzard
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Inviato: Dom Apr 03, 2022 11:32 am Oggetto: |
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Probabilmente una delle peggiori storie di Zagor: a malapena sufficiente, ma è un riempitivo ingenuo che oggi sarebbe improponibile. Comunque, se letta con serenità può risultare piacevole. In sole 50 pagine, di certo la storia non può essere granché complessa, infatti è lineare e banalotta. Ha comunque i suoi pregi: bella la scena di Zagor sulla teleferica e comunque la storiella rende bene l'atmosfera natalizia. La gag di Cico iniziale non mi è piaciuta granché. Carino e abbastanza divertente invece il siparietto finale. La parte che più mi ha divertito è però la scena in cui i banditi, dopo aver rapinato la banca, passano sotto il naso degli abitanti, che credono sia un siparietto comico; giustamente, uno dei banditi dice: "Non ho mai veduto tanta gente idiota in vita mia"!
Nulla di che i disegni di Donatelli.
Bella la copertina, a parte l'albero di Natale sullo sfondo.
Soggetto/Sceneggiatura: 5,8
Disegni: 7 |
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 12011 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Dom Dic 31, 2023 8:59 am Oggetto: |
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Mamma mia, quanti ricordi legati a questa storia…
Ho già menzionato le circostanze dell’acquisto da parte di mia madre (“...un albo con un titolo così non si può lasciare in edicola”); aggiungo ora l’atmosfera natalizia di un inverno come ormai non ce ne sono più, le emozioni per il Piacenza in serie B (ahimé, finirà male… ), gli echi delle bombe milanesi nei telegiornali che preannunciavano una stagione di violenza, ma che non arrivavano a turbare la mia spensieratezza di bambino di quinta elementare…
Con questo albo si sarebbe interrotta la mia breve iniziale parentesi zagoriana (c’era da prendere regolarmente il Corriere dei Piccoli, e tanto doveva bastare), tuttavia subito ripresa l’anno successivo con l’occasione del lancio della nuova collana Striscia Rossa, ripartendo dalla “Foresta degli agguati” (con tanti saluti al Corrierino...).
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 12011 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Dom Dic 31, 2023 9:02 am Oggetto: |
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Ma bando ai ricordi e veniamo alla sostanza di questa breve storia (poco più di 50 pagine).
Sono tre gli aspetti che mi hanno colpito nella rilettura, fatta come sempre sulla CSAC:
- innanzitutto, lo scenario. Zagor e Cico si aggirano “…in una piccola valle tra i Monti Allegheny, a parecchie miglia a nord di Darkwood…”, come recita la didascalia iniziale. Siamo in dicembre e fa parecchio freddo, come attestano le lamentele di Cico (Zagor, invece, sempre con lo smanicato, come se fosse nei deserti del Sud… ). La sensazione di isolamento in una natura incontaminata si rafforza all’arrivo nel paesello, non a caso chiamato “Lonely Town”), e con il fatto che tutti sono in attesa della tradizionale nevicata natalizia…;
- in secondo luogo, la popolazione di Lonely Town, che si caratterizza innanzitutto per la grande ingenuità (come detto, tutti aspettano la neve, come bambini; tutti entusiasti per il programmato spettacolo di Natale, con l’arrivo di una band di star musicali dai lontani centri civilizzati; veramente creduloni tutti in occasione della rapina alla banca: “Mamma mia! Non ho mai visto tanta gente idiota in vita mia!”, dice Olsen, alla guida della diligenza in fuga dopo la rapina), ma anche per alcune stranezze (su tutte, la famigliola di Mamma O’Hara);
- in sintonia con l’atmosfera natalizia, in questa storia nessuno si fa veramente male. E’ vero, lo sceriffo viene ferito da un colpo di pistola alla spalla, Zagor riesce a beccarsi la tradizionale botta in testa, ma non ci sono vittime e i quattro falsi Babbi Natale, beh…non si riesce veramente a considerarli feroci criminali. |
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 12011 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Dom Dic 31, 2023 9:27 am Oggetto: |
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Zagor lascia il palcoscenico a Cico nella prima parte della storia, ossia durante l’avvicinamento a Lonely Town (con il messicano stanco e affamato) e alla locanda di Mamma O’Hara, quando più che altro assiste agli eventi (non abbozza alcuna reazione, ad esempio, quando la locandiera li caccia fuori dal locale senza offrire loro da mangiare).
Dal momento in cui decide di recarsi in banca a cambiare in dollari una preziosa pepita d’oro (“…che costituisce tutto il nostro capitale”), tuttavia, il nostro Eroe è al centro degli eventi.
In banca, durante la rapina, è il primo a capire con chi ha a che fare (“Razza di furfanti! Che ne avete fatto dei veri cantanti?”), si incazza (con sguardo donatelliano minaccioso, pag. 237 Vol. 23 CSAC) quando i falsi Santa Claus gli raccontano il loro piano per rapinare la banca (“Puah! Non pensate che in quella cassaforte ci sono i risparmi di questa povera gente che si spezza la schiena tutto l’anno per mettere assieme il necessario per sopravvivere?”).
Quando entra in banca lo sceriffo, gli lancia vanamente un grido di avvertimento e dopo che un rapinatore spara al tutore della legge, ferendolo, decide che è il momento di reagire: sferra un destro e un sinistro al furfante che lo teneva sotto tiro, venendo però colpito alla nuca da un altro dei malfattori.
Svenuto, è il primo a riprendere i sensi (“Mm…che razza di botta!”) e, quando anche Mister Hopkins si risveglia, gli suggerisce di non rivelare quanto accaduto alla popolazione, ignara della rapina.
Uscito all’esterno con il banchiere, gli chiede se ci sia modo di raggiungere i ladri diretti verso il fondovalle con la diligenza e, quando vede la teleferica per il trasporto del legname, partorisce subito l’idea vincente.
In pieno stile James Bond, scende a valle a bordo del carrello, fino a quando la rottura del freno, manovrato da Mister Hopkins, non lo costringe a lanciarsi nel vuoto, tuffandosi nel fiume dopo alcune acrobazie fra i rami.
Arrivato a fondovalle prima dei fuggitivi, abbatte un albero con la scure per bloccare la pista e, quando la diligenza è costretta a bloccarsi, ci mette poco per mettere fuori causa i quattro furfanti di Natale con scure, pugni e, infine, pistola (le munizioni, naturalmente, non si erano bagnate durante il tuffo e la nuotata nel fiume… ).
Legati i quattro Babbi come salami, li riporta a Lonely Town promettendo di consegnarli allo sceriffo, ma solo dopo averli costretti ad adempiere ai loro impegni artistici. |
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 12011 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Dom Dic 31, 2023 9:33 am Oggetto: |
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Cico ha un ruolo non troppo ampio nella vicenda, sostanzialmente confinato nei siparietti comici, mentre sparisce dalla scena quando i fatti assumono una piega (moderatamente) drammatica e occorre passare all’azione.
Lo vediamo all’inizio, nella marcia di avvicinamento a Lonely Town, particolarmente affamato e infreddolito. Quando Zagor gli preannuncia che, all’arrivo al paesello, gli avrebbe offerto un brodo, reagisce inizialmente con la sua tradizionale dose di sarcasmo (“La tua generosità è davvero commovente, amico mio…un brodo è davvero troppo…dopo soltanto tre giorni di digiuno totale!” ), salvo poi sbroccare quando Zagor gli risponde a tono (“…mi è sempre piaciuta la gente moderata”).
Purtroppo per lui, la visita alla locanda di Mamma O’Hara a Lonely Town si rivela un buco nell’acqua: al di là dello shock dell’incontro con la nerboruta (e baffuta) locandiera, il messicano commette lo sbaglio di criticare l’evento che tutto il paesello sta aspettando, ossia l’arrivo dei Singing Santa Claus (“Bene…e adesso che quei quattro buffoni se ne sono andati, si può avere una buona colazione?”), irritando così la …ehm…signora O’Hara, che decide di non servire alcun pasto a chi disprezza le iniziative locali. Il timido tentativo di resistenza del nostro pancione viene rintuzzato con la minaccia di far intervenire le “bambine” della famiglia che, naturalmente, sono anche loro nerborute e baffute.
Dopo la ritirata strategica dalla locanda di Mamma O’Hara, Cico sparisce dalla scena, per ricomparire nel gran finale, nel saloon del paese, dove si tiene il gran cenone natalizio: lo vediamo accompagnare con la chitarra il coro dei Babbi Natale, sferrando un calcio negli stinchi ai canterini ogni qual volta necessario… |
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 12011 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Dom Dic 31, 2023 9:48 am Oggetto: |
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I Singing Santa Claus (Al, Red, Olsen e Dillon) sono i quattro artisti scritturati dal Mister Hopkins a Philadelphia per allietare il pranzo di Natale a Lonely Town con le loro doti canterine. In realtà, si tratta di quattro furfanti che hanno preso il posto dei veri cantanti (non li hanno uccisi, però, solo legati e nascosti, come racconta uno dei quattro) al solo scopo di rapinare la banca del paese (per citare Aldo, Giovanni e Giacomo, una Banda dei Babbi Natale…).
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Arrivano con la diligenza tra il tripudio generale della popolazione, ma si intuisce subito che c’è qualcosa di strano in quanto sembrano titubanti quando la folla chiede loro di cantare qualcosa.
Quando li ritroviamo in banca, apprendiamo qualcosa in più della loro personalità, anche se rimane difficile distinguerli, essendo disegnati tutti uguali da Donat.
Olsen è quello che rimane fuori, sulla diligenza, pronto alla fuga; Red, che sembra essere il capo della banda, è quello che stordisce il cassiere, tiene sotto tiro Mister Hopkins, costringendolo ad aprire la cassaforte, viene preso a pugni da Zagor; Dillon è quello che si apposta dietro la porta d’ingresso della banca e, quando entra lo sceriffo, gli spara, ferendolo alla spalla; Al, infine, è quello che tiene sotto tiro Zagor e lo stordisce con un colpo alla nuca quando il Nostro tenta una reazione.
Datisi alla fuga con il bottino, vengono raggiunti da Zagor sulla pista che porta al fondovalle. Lì Olsen, il conducente della diligenza, viene messo fuori causa da un preciso colpo di scure; gli altri tre sono sistemati a suon di cazzotti e con un colpo di pistola.
Quando, alla fine dello scontro, si ritrovano tutti e quattro legati come salami, si preoccupano del loro destino e del fatto che Zagor voglia riportarli in paese (“Vuoi farci linciare dalla folla? Oppure vuoi farci impiccare?”); dopo una debole resistenza, sono costretti ad adempiere ai loro obblighi canori.
Nella scena finale, indubbiamente ben riuscita, li vediamo sul palco del saloon esibirsi manifestando le loro (assai modeste) doti canterine, accompagnati da Cico alla chitarra. Memorabile il versetto della canzoncina natalizia improvvisata (“Deh…ti desto pastorello, non temer di correr rischi, e…porta in dono al bambinello, una pinta di buon whisky…”). |
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kanoxen60 Iper Zagoriano
Registrato: 25/03/12 11:40 Messaggi: 12011 Località: Castrum Arquati
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Inviato: Dom Dic 31, 2023 9:53 am Oggetto: |
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Mister Hopkins è il proprietario della banca di Lonely Town.
Un banchiere particolarmente generoso, come dimostra il fatto che sia solito organizzare, la vigilia di Natale, un pranzo per tutti gli abitanti del paese.
E’ lui ad aver invitato i Singing Santa Claus, dopo averli sentiti esibirsi in quel di Philadelphia, per allietare ancora di più l’evento offerto ai suoi compaesani.
Zagor lo incontra in banca, dove si reca per cambiare in denaro una pepita d’oro e capiamo subito che si tratta di persona di animo buono. Fa entrare Zagor anche se la banca sta per chiudere; anche lui, come tutti in paese, è dispiaciuto per la mancanza della tradizionale nevicata.
Quando arrivano i Babbi Natale e gli mostrano le pistole, intimandogli di aprire la cassaforte, stenta a capire quello che sta succedendo (“…ma…come potete fare questo? Artisti come voi che…”) e deve essere Zagor a svelare la realtà, ossia che i cantanti sono in realtà degli impostori.
Colpito alla testa da Red, uno dei quattro rapinatori, quando si riprende vorrebbe dare l’allarme, ma Zagor lo convince a non dire nulla ai cittadini, per non farli cadere nello sconforto.
Uscito all’aperto, accompagna il nostro Eroe verso l’ingresso del paese, sottolineando come sia del tutto impossibile raggiungere i fuggitivi. Giunti nei pressi della teleferica, e appresa con scetticismo la decisione di Zagor di usarla per scendere velocemente a valle, si mette a manovrare il freno della carrucola, fino a quando, purtroppo, per l’eccessiva velocità, le leve non si spezzano, lasciando la teleferica del tutto priva di controllo.
Rivediamo mister Hopkins nel finale, quando annuncia alla popolazione, seduta a tavola per il pranzo natalizio, l’esibizione dei Singing Santa Claus, accompagnati alla chitarra “…da un simpatico ospite della nostra città” . Quando comincia a temere che la gente cominci a mangiare la foglia, ossia a scoprire che i Babbi Natale non sono assolutamente dei veri cantanti, giunge provvidenziale la neve a sistemare le cose. |
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