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[Angelo1961]

Ragazzi, ho una mansarda di 70 metriquadri, di cui una parete 5,5 lunghezza x 2 di altezza di libreria per solo fumetti. Più altre librerie sparse nella stanza. E un'ulteriore stanza di 35 mq da poco ristrutturata, dove ho cominciato a mettere, intanto, una libreria circa 2x1,80. Eppure, nonostante abbia regalato una decina di scatoloni di fumetti che sapevo non avrei più letto, mi restano almeno 10 ulteriori scatoloni di Piccolo sceriffo, Liberty Kid, Topolino, Pecos Bill, Mister no, Martin mystere, vari che non trovano posto alla luce.
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DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)

[Andrea67]

Complimenti a Rauch, che fa centro anche con questa seconda “ministoria “ della trasferta. L’incontro-scontro con Nemo è ben dosato, l’azione è sapientemente alternata alle spiegazioni, che in tal modo non annoiano minimamente. Infine, Della Monica è il solito gigante che da’ il tocco in più.
Voto alla storia: 8
Voto ai disegni: 9

[ElEmperador]

Very good story indeed. With so many good hommages to the early Hellingenian stories.
Not exagerated scientifical explanations, good equilibrium between suspense and action, good characters and exceptionnally not useless female presence for which I congratulate Rauch.
If we want to have critics maybe we can say some pacifist words of Zagor against Nemo who have destroyed english targets.
One of the best stories of the last years.
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E M P

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[Doc Lester 1975]

Finalmente ho letto anch'io questa storia e condivido l'impressione positiva di tutti quelli che mi hanno preceduto
Rauch è davvero una garanzia assoluta: alcune storie riescono benissimo, altre mi possono piacere meno, ma quando leggo le sue avventure non ho dubbi, sto leggendo Zagor
Ultimamente di buone storie di autori vari ne escono, ed io le valuto come tali, ma spesso non mi fanno sentire "a casa" come invece sa fare benissimo Jacopo. E ribadisco pertanto un concetto per me fondamentale: preferisco una storia non eccezionale ma che sia realmente zagoriana, secondo i canoni di Nolitta, a una storia perfetta, bellissima, ma nella quale non riconosco Zagor e le specificità tradizionali di questo fumetto.

Questa l'ho trovata un'avventura gradevole e molto vintage, che si lascia leggere con piacere, anche grazie ai dialoghi coinvolgenti, mai pesanti, e alle ottime didascalie Non si raggiungono chissà quali picchi ma alcuni elementi come la personalità di Zagor (che bello il confronto con Nemo!) o il protagonismo di Cico (la sua umanità e quei passaggi leggeri che sono però funzionali alla trama), insieme ad una sequenza come quella del calamaro gigante, valgono da soli il prezzo dell'albo, perché, appunto, vi si riconosce l'essenza del fumetto originale. Direi che questa è la classica sceneggiatura che si fa apprezzare per come è scritta piuttosto che per la trama in sé, che alla fine non è poi nulla di che; resta giusto un'introduzione ad un nuovo personaggio, che da quel che ho capito potrebbe divenire ricorrente (e su questo francamente avrei delle perplessità, ma ormai ho capito che lo Zagor attuale funziona in questo modo, a colpi di filoni, per cui una sola idea di base viene snocciolata in molte storie dal finale sempre aperto, ripescando ogni tot gli stessi personaggi).
Quello che non mi convince è l'aver voluto introdurre proprio il capitano Nemo e non invece, come faceva Nolitta, un personaggio ispirato al capitano Nemo. E mi chiedo: se la prima avventura contro un vampiro Zagor la vivesse oggi, al posto di Bela Rakosi affronterebbe direttamente il conte Dracula?

Splendidi come sempre i disegni di Della Monica, che forma con Rauch una coppia ormai collaudatissima Perfetto il dosaggio dei chiaroscuri, notevole la sequenza del mare in tempesta nel primo albo, d'impatto alcune tavole quasi splash. Ennesima ottima prova di un disegnatore per il quale gli anni sembrano non passare.
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Simone C. - Io di calcio non capisco alcunché