www.spiritoconlascure.it

[Spiritello senza scure]

Ho preso gli ultimi due topolino principalmente per le carte da gioco e poi per il personaggio di Macchia che ho sempre reputato il miglior avversario del topo. Ebbene, Casty ha confezionato una storia con i controfiocchi, densa di mistero e suspence per nulla "infantile" e, anzi, con uno svolgimento e dei dialoghi degni del miglior Dylan Dog. E qui mi viene un pensiero: trovo in un fumetto per bambini dialoghi e trame "adulti" e troppo spesso in un fumetto adulto come Zagor trame e dialoghi da scuole elementari. Quante volte ho scritto di certe storie zagoriane che nemmeno su Topolino...ebbene era un insulto alla testata Disney.
Oltre alle carte, magistralmente disegnate, completano il tutto una doppia di Paperinik che non sfigurerebbe nel suo periodo d'oro di Martina e De Vita. Gervasio, anzi, è stato proprio preposto a scrivere storie che accontentassero i lettori storici, riportando l'eroe mascherato ad un piano meno fantasioso e fantascientifico ma riprendendo spunti e richiami delle sue origini. E sta funzionando alla grande. Anche qui non si può fare a meno di notare un parallelismo con Zagor e al suo ondeggiare tra tradizione e innovazione.
Acquisto straconsigliato.
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[Puro Veleno]

Nelle pagine culturali odierne del Gazzettino si porta a conoscenza che sul settimanale Topolino in edicola domani (il # 3432) ci sarà una avventura ambientata a Venezia con la Regata Storica.



Autori: lo sceneggiatore torinese Roberto Gagnor e il disegnatore veneziano Valerio Held.
Non mancherò all'acquisto.

Notare che nella didascalia si parla di striscia, ma quella riportata è una vignetta.
Buona cosa che i mezzi di informazione diano spazio al fumetto e ancora meglio sarebbe conoscerne il linguaggio specifico.
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[Puro Veleno]

Da bambino ho cominciato a leggere Topolino libretto nel 1968 attorno ai numeri 670/680.
Ovviamente in maniera saltuaria.
Verso il 700 e fino al 933 poi non ho più saltato un numero.
Questo 548 è la prima volta che ne entro in possesso.

Già detto qualcosa della copertina, occupiamoci delle storie all’interno.
Sono quattro più una storiellina da una tavola in terza di copertina.
Le pagine sono 144 più le 4 di copertina.
La prima storia l’avevo già letta, si tratta di Paperino e la giubba spaziale.

L’avevo già letta perché inserita in un classico Disney (prima serie) uscito nel settembre 1970, cioè quattro abbondanti anni dopo la prima pubblicazione. Classico intitolato Paperin Furioso che, all’epoca, riuscì a farmi comprare (e la cosa non era affatto scontata).
Paperino e la giubba spaziale (Pier Arnaldo Carpi ai testi e Luciano Gatto ai disegni) è una di quelle storie che si tende a ricordare per il suo divertente spunto fantascientifico in salsa disneyana.
Dal lontano pianeta Delta gli evoluti abitanti hanno scelto il nostro pianeta come meta per le vacanze. Ecco quindi sbarcare dalle loro astronavi a forma di dischi volanti allegre comitive di famigliole che si mescolano ai terrestri per trascorrere qualche giornata di svago.
Succede però che una giubba spaziale in grado di far volare chi la indossa venga scambiata incidentalmente con l’identica giubba da marinaio che Paperino indossa abitualmente.
Il nostro eroe scopre così di poter volare a suo piacimento e inizia le sue avventure coinvolgendo quel riccastro di suo zio e la banda bassotti.
Sono ben 44 le tavole per una storia, non a puntate, davvero lunga per la tradizione della casa.
Da dire che qui è tutta a colori mentre sul classico le pagine si alternavano tra bianconero e colori.

La seconda storia si intitola Topolino e l’anello nel lavello (autori i fratelli Barosso tra soggetto e sceneggiatura mentre ai disegni abbiamo Sergio Asteriti). Si svolge per 13 tavole.

Anch’essa ristampata nel corso degli anni su volumi tipo Grandi Classici o Disney Big mi era totalmente ignota.
Quello che doveva essere per Topolino un pomeriggio distensivo si trasforma dopo la richiesta di Minnie in una tribolata sfacchinata che lo condurrà all’ospedale con la testa rotta.
I lavoretti domestici, infatti, possono risultare più impegnativi e rischiosi di quanto si immagini, soprattutto se ad aiutare arriva Pippo.

La terza storia è quella cui fa riferimento la copertina.
Si tratta di Paperino e la corsa all’arcobaleno.

Le matite sono di Tony Strobl, gli inchiostri di Mike Royer. Ignoto invece l’autore dei testi.
Provenienza dunque statunitense con prima pubblicazione (gennaio ’66 sulla rivista Walt Disney’s Donald Duck #105, titolata The Great Rainbow Race). Da noi otto anni dopo (’74) sarà ristampata sugli Albi di Topolino e nel 1996 su un volume della collana Super Disney.
Mai letto prima neanche questa.
Sono 19 tavole che vedono l’apparizione della maga Amelia sempre alla ricerca della monetina numero uno da strappare al vecchio cilindro.
In questo caso, a dire il vero, Amelia prova a inserirsi nella ricerca della famosa pentola zeppa di monete d’oro che si trova all’estremità dell’arcobaleno.
I paperi sollecitati dall’avaraccio partono per la missione poco convinti e infatti della pentola non ci saranno tracce.
Ma il fiuto per gli affari consentirà a Paperone di incassare lo stesso il suo bottino fornendo piante di limoni richiestissime in zone desertiche.
Tra le storie pubblicate su questo fascicolo quella rivolta a un target più infantile.

La quarta storia “Paperino allievo scroccone” (ai testi ancora Pier Arnoldo Carpi, ai disegni invece Scarpa e Cavazzano). Anche questa ristampata più volte tra Albi di Topolino, Classici e volumi vari.
Per me, però, novità assoluta.

Venti tavole davvero divertenti e disegnate alla grande.
Paperone nega l’ennesimo prestito chiesto da Paperino.
A soccorrere lo sfortunato papero è il nuovo vicino di casa, che prima gli scrocca abilmente un favore dietro l’altro, poi decide di aiutarlo mettendo a disposizione i suoi trucchetti appresi in anni di studio.
Paperino riesce così a beffare lo zio e intascare un centone, ma dovrà versarlo all’astuto vicino che si era cautelato facendogli sottoscrivere un contratto-capestro.

Infine la quinta storia è una tavola muta dal titolo “Zio Paperone non si smentisce”.

Titolo originale: Fireman Scrooge, pubblicata per la prima volta negli USA nel 1963
Un carro di vigili del fuoco accorre per salvare dalle fiamme le occupanti di un istituto scolastico.
Paperone, tra i volontari, si preoccupa di portare in salvo la cassaforte mentre gli altri vigili portano in braccio le ragazze.
L’autore è Carl Barks.

E oltre alle storie a fumetti c’è altro da segnalare?
Come si sa, le restanti pagine sono destinate alla pubblicità, a giochi, a servizi e rubriche di vario genere.
Interessante un ritratto di Gigi Radice (all’epoca calciatore del Milan) del giornalista Rolly Marchi di tre pagine.
Come un servizio di 8 pagine sulla ripresa negli States della passione per le gare con le mongolfiere.

Per quanto riguarda invece la promozione di pubblicazioni della casa editrice (parliamo, ovviamente della Arnoldo Mondadori Editore) ci sono per i fumetti il Classico Audacia – I tre cosmonauti e il primo numero di Superman-Nembo Kid.
Per libri di divulgazione storica la collana I Grandi di tutti i tempi.
Si comincia con George Washington.
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[Puro Veleno]

Topolino #3499
13 dicembre 2022

Preso l’altro giorno …
- perché si avvicina Natale
- perché nel blister c’era l’album calciatori Panini con cinque bustine di figurine
- perché la copertina era particolare (opera di Fabio Celoni)
- perché lo strillo in copertina (Zio Paperone riparte da zero) solleticava la curiosità
- perché siamo vicini a una cifra tonda (il numero 3500)
. perché la magia Disney ci è rimasta dentro
- perché rimaniamo bambini a dispetto dell’età.


Un veloce commento sulle storie lette.

FAMA
Testi: Marco Nucci
Disegni: Giorgio Cavazzano
Chine: Alessandro Zemolin

Storia (quasi) muta che ripercorre le principali vicende avventurose di Zio Paperone narrate da Don Rosa.
Storia, quindi, celebrativa del personaggio che compie 75 anni in questi giorni (la prima storica apparizione nella saga avviene, come tutti sanno, nell’episodio barksiano “Il Natale di Paperino sul Monte Orso” del dicembre 1947).
Un omaggio affezionato che sarebbe molto piaciuto, per il finale, ad Andrea Lavezzolo.

TOPOLINO E LA LEGGENDA DELLA SPADA DI GHIACCIO (3° capitolo di 4)
Testi: Marco Nucci
Disegni e chine: Cristian Canfailla

Da non grandissimo appassionato del fantasy l’ho comunque trovata una lettura gradevole con tutti i cliché del genere presenti.

FRIDONIA’S WORLD CUP 2022 (5° capitolo di 5)
Testi: Marco Nucci
Disegni e chine: Donald Soffritti

Anche qui è Nucci l’autore dell’episodio conclusivo con i Mondiali di calcio giovanili decisi all’ultimo rigore. Siamo perfettamente allineati con quelli qatarini (o qatarioti) appena terminati.



IL DESTINO DI PAPERONE (prologo)
Testi, disegni e chine: Fabio Celoni

Ed eccoci al pezzo forte.
Prendendo spunto da un classico immortale “Paperino e le lenticchie di Babilonia” (di Romano Scarpa), il nostro Fabio Celoni prova a immaginare un bel what if.
Cosa sarebbe successo se la storia di Scarpa avesse preso un’altra piega con il nostro vecchio cilindro costretto a ripartire da zero dopo aver dilapidato la sua ricchezza.
Riuscirà, malgrado l’età e lo scoramento, a vincere la scommessa fatta con il fantasma del suo destino?
Lo scopriremo nei prossimi numeri.

A corredo del fascicolo val la pena segnalare (e apprezzare) alcune parti redazionali.
L’intervista a Celoni di Barbara Garufi e, sempre da parte sua, le pagine dedicate a ripercorrere origini e fortune di Zio Paperone.
Utili anche le tre pagine con i recuperi di alcune vignette di Romano Scarpa per far calare il lettore nella giusta atmosfera.
Anche se poi, è sempre bene precisarlo, il tratto grafico di Celoni è quanto più lontano si possa immaginare da quello scarpiano.
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[teo]

Qualche Topolino lo leggevo da bambino e poi non l'ho più preso.
Dal numero 3495 invece l'ho ripreso con continuità (almeno per ora).

Quello che mi piace molto è che alcune storie, per quanto raccontate con i canoni Disney, si avvicinano alla realtà seppur in maniera metaforica
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"Le presentazioni a dopo. Getta quella spingarda, se non vuoi farle direttamente a Messer Satanasso!" Tex n° 745 - "Vancouver"

[Jurassico]

[Puro Veleno]

Topolino #3500
21 dicembre 2022

Naturalmente regular cover.
Ho una personale idiosincrasia verso le variant cover in genere.
Anche la statuetta di Zio Paperone cercatore d’oro nel mitico Klondike (alla modica cifra di € 12.90) non mi ha particolarmente attratto e l'ho lasciata lì.

Veniamo a due righe si commento alle storie presenti.


ZIO PAPERONE E IL MISTERO DEL MONTE ORSO
Testi: Tito Faraci
Disegni: Giorgio Cavazzano
Chine: Sandro Zemolin

Il lato sentimentale che il vecchio cilindro preferisce tenere celato si rivela in questa storia che ci riporta alla sua prima apparizione nella saga dei paperi.
E’ tempo di Natale, anche gli orsi (in tutti i sensi) sono invitati alla festa.


TOPOLINO E LA LEGGENDA DELLA SPADA DI GHIACCIO (La luce della spada: capitolo 4 di 4)
Testi: Marco Nucci
Disegni: Cristian Canfailla
Chine: Roberta Zanotta

Si conclude questa storia fantasy in maniera prevedibile.
Il Bene trionfa sul Male e i nostri eroi tornano a casa in tempo per festeggiare il Natale con i loro cari.


PIPPO E LA CONTA NATALIZIA
Testi: Fabio Michelini
Disegni e chine: Claudio Sciarrone

Esilissima trama (solo 9 paginette) per questo spunto (Pippo soffre di insonnia) che si basa tutta sull’effetto splash-page delle ultime due tavole.


IL DESTINO DI PAPERONE (La civiltà sopra le nuvole: episodio 1 di 4)
Testi, disegni e chine: Fabio Celoni

Zio Paperone alla riscossa! Comincia la sua rincorsa alla ricchezza perduta. Il fiuto degli affari è sempre buono. Da un decino si ricomincia a guadagnare e a investire in ricerche esotiche.
Con nipotame al seguito, ovviamente.


Per essere il numero natalizio e in cifra tonda l’ho trovato un pò sottotono.

Ben 16 pagine comunque all’interno dedicate al TopoAnniversario
Qualche copertina storica, diversi interventi augurali di autori e redattori della Casa.
Barbara Garufi non poteva mancare, nei redazionali, di citare la mitica storia barksiana “Il Natale di Paperino sul Monte Orso” (Christmas on Bear Mountain) con la prima apparizione dello ziastro.
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[teo]

Secondo me l’unica storia degna di nota è quella del Monte Orso. Per il resto concordo con te: numero abbastanza classico senza nulla di memorabile
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"Le presentazioni a dopo. Getta quella spingarda, se non vuoi farle direttamente a Messer Satanasso!" Tex n° 745 - "Vancouver"

[stimeex]

[stimeex]

Naturalmente resterà sigillato.
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La vita è fatta di scelte. Di alcune ci pentiamo, di altre siamo fieri. Siamo quelli che decidiamo di essere.
Graham Brown.

[Puro Veleno]

[Jurassico]

[Puro Veleno]

Intervista-fiume (ma si può spezzare e vedere in più momenti) allo storico sceneggiatore disneyano Massimo Marconi.

https://www.youtube.com/watch?v=Nbf1perg9Ds
Ricca di retroscena e chicche con un Marconi torrenziale.
La prima mezz'ora dedicata alla sua storia "Ho sposato una strega" che trent'anni fa fece infuriare i vertici americani perchè il topo andava a letto con una certa Samantha.
Consigliata, ovviamente, agli utenti appassionati del Topolino di una volta.
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[Puro Veleno]

Topolino #3501
28 dicembre 2022




PAPERINIK E IL CAPODANNO CON IL DANNO
Testi: Marco Gervasio
Disegni e chine: Emmanuele Baccinelli



Veglione di Capodanno. Paperino riesce, come cameriere, a partecipare alla serata di beneficienza organizzata da Red Duckan con tutti i miliardari presenti. L’incasso raccolto è però sottratto da una banda organizzata da qualcuno nell’ombra. L’intervento di Paperinik sarà determinante.


IL DESTINO DI PAPERONE (Zio Paperone e il mondo di cristallo: episodio 2 di 4)
Testi, disegni e chine: Fabio Celoni



Mah, giunti a metà della “saga” subentra in me una certa delusione. Paperone prosegue la sua opera di ricostruzione della propria ricchezza attraverso un’altra spedizione (stavolta nelle profondità del pianeta) redditizia. Mi aspettavo qualcosa di meno scontato delle solite avventure “alla Cimino” in posti esotici con popolazioni indigene e tesori da incamerare.


PAPERINO E LA LUCIDATURA DELUCIDATA
Testi: Giorgio Fontana
Disegni e chine: Andrea Greppi



Paperone impegnato a spiegare al nipote riottoso l’importanza di una buona lucidatura delle monete aiutandosi con ricordi del passato.


QUI, QUO, QUA E I FURFANTI DELLA NEVE
Testi: Sune Troelstrup
Disegni e chine: Cynthia Campanario Pineda



Produzione della danese Egmont, immagino. Tavole con vignette un po' compresse riportate su quattro strisce. Non il massimo, per i miei gusti. Storia decisamente per target infantile decisa dai precisi lanci delle palle di neve. Con i bassotti che tendono a sfruttare a proprio vantaggio le invenzioni di quel geniaccio di Archimede.


TOPOLINO E L’ESPERIMENTO DEL DOTTOR ASTER
Testi: Rudy Salvagnini
Disegni e chine: Marco Palazzi



La storia migliore del lotto, a parer mio.
Lo scambio cerebrale delle identità (visto da altre parti, Zagor in primis) non sarebbe stato neppure un fatto così incredibile. Ma il nostro topo non si fa ingannare né dagli ologrammi né dalle parole dello scienziato. Mi garba il tratto del disegnatore Palazzi.




Tra i (pochi) redazionali da segnalare il servizio per la ricorrenza (31 dicembre 1932) della pubblicazione del primo numero di TOPOLINO GIORNALE (editrice Nerbini).



Se non ricordo male, in occasione degli 80 anni (e quindi dieci anni fa) uscì un numero di Topolino che riproduceva in copertina la prima pagina di quel giornale.
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[Puro Veleno]

Topolino #3502
4 gennaio 2023

Doppia copertina, stavolta.
Attenzione, non è regular e variant.
Ma "fronte e retro".
La prima è opera di Rigano, la seconda di Cesarello & Frare.

Per una volta parto dai redazionali e non dalle storie.
Mentre il direttore Bertani annuncia un 2023 con storie super (ma se chiedete all’oste com’è il suo vino potete immaginarvi cosa vi dirà) abbiamo 12 pagine in fondo alla rivista dedicate all’anniversario dei 100 anni disneyani che cadono proprio nel 2023. Nel 1923 infatti Walt e il fratello Roy Disney fondarono la loro casa di produzione che incontrerà negli anni uno straordinario successo mondiale.




FANTASMI DEL FUTURO
Testi: Francesco Artibani
Disegni e chine: Giovanni Rigano



La storia fa parte di un ciclo che dovrebbe riprendere i capolavori del passato disneyano offrendone una versione “moderna”. Qui abbiamo la gottfredsoniana “Topolino e la casa dei fantasmi” dei tempi nostri.
Simpatica, come è apprezzabile lo sforzo degli autori, ma l’originale è un’altra cosa.



IL DESTINO DI PAPERONE (Zio Paperone e la torre di Papele: episodio 3 di 4)
Testi, disegni e chine: Fabio Celoni



Notevole ripresa qualitativa rispetto al precedente episodio della saga. Paperone è in terra babilonese alla ricerca della torre di Papele (in realtà un profondissimo pozzo) impegnato a trovare l’acqua per la popolazione equina carente di questo bene primario. Il coraggio della vecchia tuba sarà premiato e persino le lenticchie troveranno terreno fertile per germogliare.





MINNI E L’APPUNTAMENTO IMPERDIBILE
Testi: Valentina Venegoni
Disegni: Pietro B. Zemelo
Chine: Simone Paoloni



Sei tavole per uno spunto che ironizza sul terrore procurato dagli spoiler.
L’unico a non temerli è Pippo grazie alla sua “inconsapevolezza”.




ALZIAMO L’ASTICELLA
Testi: Danilo Deninotti
Disegni e chine: Simona Capovilla



Dodici tavole di una storiella che mescola l’erudizione per una disciplina sportiva (il salto in alto) con qualche gag spiritosa.




PAPEROGA E L’EFFETTO RAGGELANTE
Testi: Gaja Arrighini
Disegni: Stefano Intini
Chine: Martina Andonova



Migliore del lotto.
Storia un po' atipica.
A parere di chi scrive con qualche eco, rovesciato, della dickensiana Canto di Natale.
E’ un Paperoga che fa tenerezza e compassione. Malgrado tutti i pasticci e guai che combina trova una punizione fin troppo severa. Ma il buon cuore degli altri paperi lo salva. E noi siamo felici per lui.
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