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[Zagrosky]

Zagor in soccorso della piccola Aray, tenuta prigioniera nella pericolosa giungla di pietra di New York!
Maxi Zagor N° 29

Periodicità: quadrimestrale
Maxi Zagor n°29
uscita 20/01/2017

Soggetto: Moreno Burattini
Sceneggiatura: Moreno Burattini
Disegni: Marcello Mangiantini
Copertina: Alessandro Piccinelli

Le strade di New York

Zagor, Cico e l'equipaggio della chiatta "Rosebud" del comandante Carpenter discendono l'Hudson per raggiungere New York, alla ricerca di una bambina meticcia, figlia di una squaw e di un mercante bianco abituato a commerciare tra la Frontiera e la metropoli. Aray, la ragazzina, è stata rapita dalla gang di Mad Saddler, che domina la zona dei Five Points con ogni tipo di racket e di malaffare. La giungla di pietra della grande città si rivela cupa e pericolosa, e soltanto grazie all'aiuto di alcuni immigrati italiani, da tempo vessati dagli uomini di Saddler, lo Spirito con la Scure e i suoi amici potranno trarre in salvo la piccola Aray.
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E benvenuti
a sti frocioni,
belli grossi e capoccioni,
e tu che sei |
un po' frì frì,
e dimme un po' che c'hai da dì!


Non sono frocione,
non mi chiemo frì frì,
sono commissario
e ti faccio un culo così!

[Zagrosky]

tavole in anteprima

http://www.sergiobonelli.it/zagor/2016/12/15/albo/maxi-zagor-n29-1000358-1000358/
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[SpiritosoConLaScura]

capolavoro
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

[Zagrosky]

Le tavole in anteprima sono molto belle, almeno come disegni dovremmo esserci
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[Spiritello senza scure]

Si intuisce già che il buon Marcello ha dato il meglio di sè.
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[alessandro70]

Il titolo "Giungla di pietra" pensato inizialmente per questa storia secondo me era molto meglio.
All'incontro di Milano di novembre, dove si presentava il gioco da tavolo, Burattini disse che gli era stato consigliato di cambiarlo in "Le strade di New York " perchè nelle serie Bonelli la parola giungla nei titoli ricorre troppo spesso.

Mah.

Per me hanno sbagliato.....era un titolo molto più evocativo......

[DevilMax]

Concordo.

[Kiki Manito]

Il soggetto promette bene.
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Frog went a-kkkkk-courtin', and he did ride, kkkkkk-crambone!

[Lungo Fucile]

[Doc Lester 1975]

Dalla "Postaaa!" de "Il segreto di Frida Lang", Zenith 449, settembre 1998:

"Caro Sergio, ma dove siamo finiti? Zagor ha perso tutto il suo leggendario fascino di uomo dei boschi per trasformarsi in una specie di antenato di Dylan Dog! ... io odio le città anche se ci sono nato e vissuto e dieci anni fa ho deciso di trasferirmi in campagna. Quindi puoi figurarti, quando vedo Zagor aggirarsi tra le varie Boston, Chicago, New York ecc... come mi si aggroviglino le budella!".

"Sono d'accordo con te a proposito delle città, e mi è stato detto che non ci saranno altre visite a Boston e New York (la mia storia ambientata a Chicago tanti anni fa doveva restare unica)".
Sergio Bonelli

[Angelo1961]

Per fortuna chi decide ora ha un'altra idea...

Una storia cittadina ogni tanto va benissimo... Comunque quando è uscito Mortimer Sergio era vivo e non ha avuto nulla da eccepire quindi aveva cambiato idea anche lui.
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DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)

[Cain68]

Se la storia è buona va benissimo qualsiasi ambientazione.
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L'ORGANIZZATORE E' SEMPRE AL LAVORO.....
Sergio e Gallieno adesso sono insieme a Darkwood, grazie per tutti i sogni che mi avete regalato.

[Zagrosky]

Le persone intelligenti cambiano parere per motivi validi...
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[ElEmperador]

[cama69]

Ho appena finito di leggere la storia, ci ho messo un ora e mezza, preferisco scrivere le mie sensazioni subito senza pensarci troppo.
Per chi non ha letto l'albo e non vuole rovinarsi la sorpresa non legga le mie impressioni
Ho letto una storia avvincente senza troppi fronzoli che è filata liscia come bere un bicchiere d'acqua. La mia personale opinione è che ci troviamo di fronte ad un ottimo maxi. Burattini è sempre stato bravo nel saper variare in continuazione il genere e le ambientazioni delle sue storie, oramai Zagor si muove a suo agio non solo nelle foreste ma ovunque e questo è un bene e un arricchimento della collana. Come al solito Burattini caratterizza Zagor in un modo che gradisco molto, fortunatamente il personaggio umano, un pò debole e imbolsito è sotterrato e io spero lo sia per sempre. In questa storia Zagor si mette in grande evidenza, si muove con estrema dinamicità e grande personalità, chi entra in contatto con lui non può non rimanere sorpreso e concludere che di umano ha ben poco. Sapete bene che è una caratterizzazione che gradisco molto e quindi Burattini parte sempre con un piede avanti se poi la storia è avvincente e scritta bene allora si giustifica perchè rimango ancora un estimatore dello sceneggiatore Toscano e a considerarlo ben lungi dall'essere arrivato alla frutta, anzi fin quando usciranno storie cosi è ancora a metà pranzo dopo quasi trent'anni dall'esordio.
Ultimamente Zagor a volte si comporta in modo un pò più impulsivo e meno ragionato, forse qualche critica a Burattini è servita cosi come vedo generalmente dei testi più scorrevoli, fatto salvo qualche singolo passaggio.
In generale Cico è trattato così-così, ci sono un paio di siparietti umoristici, nulla di trascendentale ma passabili, verso la fine interviene in qualche scena di azione, diciamo che in generale si può fare meglio. Però preferisco questo Cico un pò minimalista a quello sgradevole e quasi cinico del passato.
Gli altri protagonisti sono ben caratterizzati come gli italiani Vincenzo e Maria, l'avversario principale Mad Saddler e i suoi luogotenenti sono cattivi a tutto tondo senza sfaccettature, infatti Mad è quasi un pazzo maniacale, ma forse è la descrizione più adeguata all'ambientazione scelta.
Di aspetti che non mi sono piaciuti per il momento non ne ricordo, d'altronde ho appena finito di leggerla ed è stata una lettura divertente, forse il finale è stato un pò rapido? metto il punto interrogativo perchè non ne sono sicuro, a differenza di altre storie non mi ha dato la sensazione di una chiusura troppo veloce però indubbiamente le ultime pagine sono ricche di azione.
I disegni di Mangiantini nella loro globalità, (cioè vedendoli a un livello alto) sono di livello, adeguati e chiari, andando in dettaglio qualcosa ancora non mi convince totalmente, come la caratterizzazione di Cico e a volte il volto di Zagor, nulla di particolare. Tuttavia come ripeto nella loro globalità sono belli, molto gradevoli, adeguati e chiari. Ottima la cover di Piccinelli
In conclusione dopo la fine della storia vampiresca sulla zenith c'è anche un ottimo maxi, speriamo che anche il mese prossimo si possa continuare su tali livelli.
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